A volte, una decisione può avere effetti catastrofici per la propria azienda.
Incontro un cliente che mi racconta la sua storia, era leader di mercato in un particolare settore merceologico e la sua azienda andava molto bene. Il prodotto che trattava era sostanzialmente diviso in due comparti che, per amor di riservatezza, chiamiamo A e B.
Questo gentile signore mi racconta che, ad un certo punto, mentre era leader di mercato nel comparto A, “ha pensato” che questo fosse destinato a scemare mentre il comparto B fosse destinato a crescere, e si è lanciato in questa direzione abbandonando l’altra.
La scelta si è rivelata errata e la sua azienda si è sciolta come neve al sole costringendolo a cambiare completamente mestiere e a fatiche inenarrabili per portare il pane a casa.
Istintivamente gli ho chiesto se avesse fatto una indagine di mercato prima di prendere quella decisione fatale, e lui mi ha risposto candidamente di no: “avevo questa impressione, e ho agito di conseguenza”.
La riflessione che faccio è che al giorno d’oggi non è possibile prendere decisioni “di pancia”, è certamente necessario avere tutti i dati a disposizione, prima di intraprendere un percorso.
Ed è bene che l’analisi del dato, se non anche la ricerca, la faccia una persona terza che non cercherà di “darsi ragione” imbrogliando se stessa.
Anche così sarà possibile sbagliare, ma lo si avrà fatto realmente a “ragion veduta” e non si avranno scrupoli di coscienza.