Spesso ci si pone di fronte alla questione in modo manicheo: o bianco, o nero, ma il bianco assoluto e il nero assoluto esistono solo in alcune fotografie, o nei disegni con la china.
Nel mondo degli affari vi sono sempre molte sfumature di grigio e moltissimi colori.
Ciò nonostante, da una parte vi sono, per esempio, certi produttori di software che vorebbero vendere a tutti il medesimo identico pacchetto, e dall’altra vi sono moltissimi imprenditori che “come loro la fattura non la fa nessuno”.
La forte standardizzazione dei processi presenta sicuramente dei vantaggi, è il punto di forza delle grandi organizzazioni, che macinano numeri giganteschi e, sicuramente, rappresenta un vantaggio anche per i piccoli, ma non ci si deve fare imbrigliare da questo concetto.
Esiste quello che si chiama “fattore critico di successo”, che è caratteristico di ogni azienda, di ogni realtà, e deve poter essere valorizzato.
Allora, ragionando in termini di investimento, si può dire: spendo poco per le cose che realmente non mi distinguono dagli altri, come fare la fattura, e investo sulle cose che rappresentano per me un “vantaggio competitivo” nei confronti della concorrenza.
Un “mix” equilibrato tra “make” e “buy”, è la giusta soluzione [odio scrivere le cose in questo modo]
A questo punto si deve stare attenti: quando si compra una cosa, bisogna tenere sempre bene aperta la possibilità di costruire in proprio un pezzo nuovo di quella cosa, senza necessariamente essere condizionati dal venditore della medesima.
Questo è un concetto molto importante, che ci consentirà di essere efficienti sui processi fortemente standardizzati, ma liberi di creare nuove soluzioni che la nostra concorrenza non ha.
In più vi sono cose che tutti abbiamo, simili nella forma, diverse nei contenuti: le informazioni.
Queste sono un patrimonio importante che troppo spesso trascuriamo e che, invece, contengono i semi delle nuove attività che possiamo intraprendere.
Solo bisogna fare lo sforzo di leggerle.
Ma questa è un’altra storia.