Di solito l’atteggiamento del committente nei confronti del trasportatore è quello di “tirare sul prezzo” e scaricarsi del problema. Un comportamento premiante fino ad un certo punto.
In realtà è comodo perché si trova sempre un trasportatore disposto a fare meno, quasi sempre togliendosi un boccone di cibo dalla bocca.
Con un po’ di collaborazione, invece, si potrebbero ottenere risultati più importanti, ai quali si rinuncia mandando letteralmente il denaro in fumo.
Spesso nelle aziende vi è una conoscenza abbastanza limitata di quello che fa il vicino di scrivania, senza parlare poi delle problematiche che vengono affrontate negli altri reparti. Se poi, questi reparti, sono gestiti da “commerciali aggressivi” che “detengono la proprietà del cliente”, la circolazione dell’informazione è ancora più limitata e il denaro che si spreca è ancora maggiore.
Il Principal, tante volte, vive nell’illusione di avere sotto controllo l’azienda ma la sua conoscenza è in realtà limitata all’ABC Clienti, i flussi di cassa, qualche contratto e poco altro.
Che cosa succeda veramente: non lo sa.
Una situazione come questa, nella quale ognuno pensa di sapere, di essere il migliore (scaricabarile), ed il più competitivo è difficile creare quelle condizioni di rapporto con un fornitore che lo mettano in condizione di offrire un prezzo minore a fronte di un costo minore.
Oggi, nel caso del trasporto terrestre, per esempio, si guarda alla creazione di strutture organizzative nell’est dell’Europa pensando che il minore costo del lavoro sia la soluzione per l’abbattimento dei costi.
Ebbene, lo è. Ma è possibile abbattere ulteriormente questi costi senza necessariamente dover andare a cercare il camionista cinese… che vive più ad est del camionista bulgaro.
Come?
Leggi questo paper se vuoi una prima indicazione
Contattaci scrivendo a com@sistema24.net