La normativa che impone la certificazione del peso dei container in esportazione ha creato non poche apprensioni.
Le problematiche ad esso connesse non sono poche, sia di carattere legale, sia di carattere operativo.
Eppure, dietro a tutte queste cose si celano delle opportunità che vanno oltre l’installazione di una bilancia per la certificazione del peso, ovvero qualche euro di “deviazione e di sosta” racimolato nelle occasioni nelle quali è necessario adempiere a quest’obbligo.
Vi sono opportunità commerciali che si sono create e che è possibile cogliere proprio grazie a questa nuova normativa.
Anche l’elevato costo dell’operazione genera, in realtà, una spinta verso nuove opportunità. Se, infatti, la catena logistica collaborasse, invece di scaricare il problema verso l’operatore più a valle, ecco che si realizzerebbe una ottimizzazione di gran lunga più efficiente dei nuovi oneri.
Vi invito a leggere:
Metodi di ottimizzazione per la cooperazione tra operatori nel settore del trasporto containerizzato su gomma – Ilaria Rebecchi – Relatore: Simona Sacone; Co-Relatori: Claudia Caballini, Alessio Ferretti
Cooperation among carriers in seaport containerized transportation: towards economic and environmental savings – Claudia Caballini*, Simona Sacone*, Manam Seedinia** –
* DIBRIS-Department of Informatics, BioEngineering, Robotics and Systems Engineering
University of Genova, Italy
∗∗ Institute for Transport Planning and Systems (IVT) – Swiss Federal Institute of Technology, Zurich
Cooperation among truck carriers in seaport containerized transportation
Claudia Caballini, Simona Sacone, Mahnam Saeednia,